Questo mese il nostro CISO Mirko Leanza ha firmato un accordo di partnership con NVIDIA che amplierà notevolmente le capacità d’implementare progetti in ambito Intelligenza Artificiale e Machine Learning della nostra azienda, partendo inizialmente dalla specializzazione networking e scalando rapidamente sulle infrastrutture abilitanti fornite da Nvidia.
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Il nostro CEO, Marco Massenzi, parteciperà in qualità di docente al corso Innovazione Tecnologica e Processi Organizzativi dell’Università della Sapienza. Il corso utilizzerà il #DesignThinking per scoprire come migliorare i servizi esistenti e creare nuovi servizi utili ed efficienti per tutti.
È giunto alla XV edizione il Master universitario di II livello “Homeland Security” dell’Università @Campus Biomedico di Roma. Da oltre 10 anni il master in “Sistemi, metodi e strumenti per la sicurezza e il crisis management”, si distingue per essere sempre all’avanguardia nella formazione in ambito #security.
Quali sono le funzionalità che deve possedere un Virtual office per poter essere considerato davvero sicuro? Bisogna precisare subito che parlando di digital workplace e virtualizzazione, in realtà, le caratteristiche legate alla cyber security propriamente detta sono tutto sommato poche.
Quando si parla di software per la gestione documentale i requisiti e le caratteristiche che lo rendono “conforme” (inteso come compliant rispetto alla normativa vigente) sono anche quelli che lo rendono sicuro. Mai come nel caso della Data protection, infatti, vincoli legali, efficienza dei processi ed esigenze di business collimano in maniera così evidente: gli obblighi di legge previsti per proteggere le informazioni personali dei soggetti che interagiscono con l’organizzazione costituiscono, infatti, una solida impalcatura per costruire una serie di difese a tutela dell’asset più prezioso dell’azienda: i dati che descrivono le relazioni con fornitori, partner e soprattutto clienti.
Gli ultimi mesi l’hanno definitivamente messo in chiaro: Smart working non significa lavorare da casa, significa poter lavorare insieme a colleghi e interlocutori di business attraverso una Digital Collaboration Platform.
Ci sono diverse valide ragioni per adottare in azienda il Digital Workspace. Alcuni motivi sono sotto gli occhi di tutti, e stanno portando anche i più refrattari al cambiamento a scegliere soluzioni in grado di rendere il business sempre più flessibile ed efficace e di migliorare al tempo stesso l’efficienza dell’ecosistema IT.
Questa domanda è diventata virale nei giorni scorsi dopo che Elon Musk ha pubblicato in un tweet le sue preoccupazioni per l’impatto ambientale della rete Bitcoin.
La digitalizzazione e l’innovazione sono due dei temi centrali del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), due temi che avranno un particolare riflesso anche quando si parla di PNRR nella PA.
n un contesto locale, così come nazionale, l’intelligenza artificiale è una leva fondamentale per migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione. L’innovazione infatti consente di semplificare i servizi e di rendere più facile l’accesso a essi da parte dei cittadini, permettendo alle amministrazioni di risolvere gli annosi problemi legati all’eccesso di burocrazia, a processi lunghi e complicati, alla necessità di ricorrere a intermediari o sovraccaricare gli uffici di lavoro intoppando la gestione delle pratiche.